Costa degli Etruschi, un gioiello a prova di Bandiera Blu

Chi ha detto che il mare bello si trova solo al sud, probabilmente non ha mai esplorato le località marittime della Toscana. Un litorale che riesce a far innamorare e ad accontentare chiunque stia progettando un soggiorno rilassante, all’insegna della scoperta, ma anche del divertimento. Ma la Toscana è anche una regione ricca di storia, con musei e piazze che fanno da cornice a splendidi monumenti.

La Costa degli Etruschi, per esempio, è chiamata così per le numerose necropoli etrusche, risalenti al IX secolo, situate soprattutto tra il Golfo di Baratti e Populonia, che originariamente era l’unica città etrusca della fascia costiera. Presso il Parco Archeologico di Baratti e Populonia, nella zona del Golfo di Baratti, tra San Vincenzo e Piombino, risiedono le testimonianze più illustri della colonizzazione degli Etruschi su queste terre. Nello specifico, Populonia Alta è un borgo edificato dagli Etruschi ed è il primo esempio di città costiera etrusca, collocata sulla cima di una collina che dà sul Golfo di Baratti. Inoltre, la Costa degli Etruschi comprende le zone archeologiche e naturalistiche dei Parchi della Val di Cornia, che comprendono il Parco Archeologico di Baratti e Populonia e i Parchi Costieri di Rimigliano e della Sterpaia.

Oggi, la Costa degli Etruschi fa riferimento all’intero litorale della provincia di Livorno, che in gran parte corrisponde alla Maremma Livornese, ossia l’antica Maremma Pisana. Un piccolo gioiello tutto da visitare, a partire dai promontori di Castiglioncello e Quercianella. Iniziando da Castiglioncello, esplorerete la caletta più famosa della Costa degli Etruschi: sabbiosa e a tratti sassosa, ospita un mare dal fondale ricco di colori, ideale per gli amanti dello snorkeling e dei sub. Successivamente, spostatevi a Vada, con le sue ampie spiagge dalla sabbia chiarissima; alcune ospitano caratteristici stabilimenti balneari, mentre altre sono completamente libere.

La Costa degli Etruschi è bagnata per più del 90% dal mare. Proprio per questo, è una delle località toscane per eccellenza dove a fare da protagonista sono le luci, i colori e i profumi del Mediterraneo. Un mare premiato con le Bandiere Blu dell’Unione Europea e con diversi altri riconoscimenti per la pulizia delle acque e la qualità dei servizi. Altro tratto caratteristico è il verde delle pinete che costeggiano le spiagge, dei boschi e dei parchi.

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Le spiagge più belle della Costa degli Etruschi

Cala Violina, a sud di Follonica, è una delle spiagge più suggestive della Costa. Situata nel cuore della Riserva Baturale di Scarlino, mentre la si percorre a piedi nudi, è possibile sentire un suono proveniente dalla sabbia simile a quello di un violino. Ecco come si spiega il nome di questa caletta dai colori sgargianti, dalle acque cristalline e da un fondale trasparente che la rendono tra le più rinomate d’Italia.

Poco distante da Cala Violina si trova la Polveriera, omaggiata con la Bandiera Blu. Questa spiaggia ospita un mare caldo e poco profondo, quindi adatto a famiglie e bambini, insieme alla pineta che regalano intense giornate di sole e relax. Nel periodo della bassa marea è possibile scorgere tante isolette di sabbia che emergono dalle acque, molto amate dai bambini.

Nei pressi della frazione di Baratti, si trova un’altra caletta meravigliosa della Costa degli Etruschi: Buca delle Fate. Si tratta di una baia composta da ciottoli e acque trasparenti, ma fredde, con scogliere che verticalmente sprofondano nel mare e proteggono questa piccola oasi naturale dai venti. In diversi punti è possibile trovare qualche palma nana, l’unico tipo di palma nata naturalmente del Mediterraneo. Se siete alla ricerca del divertimento, spostatevi nella località di San Vincenzo: vi attendono spiagge bianche, bassissime e sabbiose e acque trasparenti. In riva al mare è pieno di locali, soprattutto nei pressi del porto turistico.

 

Giglio Campese e le altre spiagge: uno sguardo all’Isola del Giglio

L’Isola del Giglio è una delle location di mare più belle della Toscana. Nonostante sia molto piccola, è una meta turistica molto ambita per via delle bellissime spiagge e della vegetazione che fa loro da cornice. Ma non solo: le splendide rocce granitiche, il mare cristallino e i fondali colmi di pesci e coralli fanno della vacanza all’Isola del Giglio un punto di riferimento importante per chi pratica immersioni subacquee e snorkeling.

Se nella parte nord e in quella orientale si concentra il maggior numero di turisti dell’Isola del Giglio, la costa occidentale, dove è situata la frazione di Giglio Campese, non va affatto sottovalutata. Si tratta di una località di soli 187 abitanti di fronte a cui si erge il Faraglione dell’Isola del Giglio, ossia lo scoglio gigantesco la cui punta incurvata attira l’attenzione dei tanti ammiratori di questo tratto di terra.

Una particolarità di Giglio Campese è il suo tratto esclusivamente costiero che permette alle piccole imbarcazioni e pescherecci di attraccare al porto e di ammirare all’orizzonte la Torre Campese, disposta su tre livelli e costruita da Cosimo I de’Medici verso la metà del cinquecento. Questa torre è stata edificata a scopo difensivo e per questo a prevenire i flussi pirateschi e ai quali riuscì a resistere.

La popolarità dell’Isola del Giglio deriva dal successo economico di inizio ‘900, quando venne aperta la miniera di pirite. Il buon esito delle estrazioni regalò benessere all’intera isola e un vero e proprio boom demografico. Quando cessò l’attività, nel 1962, si fece avanti il turismo e con esso l’aumento degli abitanti e, automaticamente, degli appartamenti, dei negozi e delle strutture ricettive che fecero da cornice alla bellezza di una distesa di sabbia granulosa dalla bellezza indiscutibile. E poi al mare, uno dei più limpidi della Toscana.

Oltre ad essere limpido, il mare regala agli appassionati di snorkeling e diving una varietà incredibile di specie ittiche, come il pesce pelagico, saraghi, dentici, tonni, barracuda, ma anche affascinanti scorci subacquei in fondali che arrivano anche fino a 35 metri nei siti di Capel Rosso, Fenaio, Scole e Punta delle Secche. Per chi preferisce la terra ferma all’acqua, è possibile fare lunghe passeggiate alla scoperta di una natura variegata, fatta di sentieri selvaggi che garantiscono escursioni senza dubbio piacevoli.

Le 4 spiagge principali dell’Isola del Giglio

La spiaggia di Giglio Campese è la più grande di tutta l’isola: la sua sabbia è di color rosso scuro. La sua collocazione a ponente permette di sfruttare la luminosità naturale del sole fino a tarda sera e di ammirare spettacolari tramonti. In questa spiaggia potrete trovare numerosi servizi, come bar, ristoranti, stabilimenti balneari, diving center e noleggio barche.

Non meno affascinante è la spiaggia dell’Arenella, a nord di Giglio Porto e la terza dell’Isola per grandezza. Si tratta di una spiaggia più di nicchia e assai scenografica, grazie ai colori del mare tropicale e ai fondali che si alternano fra sabbia e roccia. Il colore della sabbia è dorato chiaro e anche qui è possibile usufruire di bar, servizio spiaggia e noleggio imbarcazioni.

La seconda spiaggia per dimensioni, dopo Campese, è Cannelle. Qui la sabbia è finissima e bianca e regala al mare colori tropicali. Grazie alla scarsa profondità del mare, questa spiaggia è ideale per bambini e famiglie. Purtroppo, a differenza di quella dell’Arenella, tende ad essere molto affollata in alta stagione. Anche qui sono presenti bar/ristorante, noleggio lettini e barche.

L’ultima delle quattro spiagge principali dell’Isola del Giglio è Caldane, a sud della spiaggia di Cannelle, raggiungibile solo via mare o a piedi. Situata tra le rocce di granito e avente una sabbia dorata e grossolana, questa spiaggia conserva il suo tratto estremamente selvatico, nonostante il servizio spiagge presente da qualche anno in alta stagione.

 

Porto Santo Stefano, il cuore dell’Argentario tra natura incontaminata e reperti archeologici

Se state ancora pensato a dove trascorrere le prossime vacanze estive, vi consigliamo senza dubbio Porto Santo Stefano, cuore e capoluogo dell’Argentario. Si tratta di un borgo marino altamente suggestivo e location di villeggiatura già molto apprezzato nella Roma Imperiale. La vita di Porto Santo Stefano si articola tra i due porti: quello più grande, commerciale, è il primo che si incontra una volta arrivati in paese, dove attraccano i traghetti per le isole del Giglio e Gannutri. Il porto della Pilarella, più piccolo, è dedicato alle passeggiate e al relax, dove ci si arriva percorrendo il lungomare dei Navigatori. Qui troverete subito bar e ristorantini affacciati sul mare, che vi consentiranno di assaporare la cucina locale o di sorseggiare un drink contemplando il panorama di questo meraviglioso borgo marino che si affaccia su Talamone. Terminato il tragitto del Lungomare, arriverete in Piazza dei Rioni. Sosta obbligatoria qui nei numerosi locali con terrazza sul mare, per godere a tutto tondo l’atmosfera rilassante di questo luogo. Dopo un po’ di relax, risalite attraversi i vicoli del centro storico fino a giungere alla Fortezza Spagnola.

La Fortezza Spagnola

Quando entrate a Porto Santo Stefano, il vostro sguardo non potrà che dirigersi verso l’alto per scorgere l’imponente Fortezza Spagnola, costruita nel XVII secolo durante la dominazione iberica per supervisionare il porto. La struttura è in ottime condizioni e ospita le mostre permanenti Memorie Sommerse e Maestri d’Ascia e dalle sue terrazze spicca un panorama di inesorabile fascino. Inoltre, potrete trovare alcuni reperti archeologici rinvenuti nelle acque dell’arcipelago Toscano. La Fortezza Spagnola è composta da due livelli e poggia su un basametro quadrato. L’ingresso è collocato nella zona a monte ed è caratterizzato da una rampa stretta ma breve di scale che terminato con quello che un tempo era il ponte levatoio. Superato il portone d’ingresso troverete un cortile con al centro l’apertura di una cisterna e ai lati i sei locali della guarnigione. Successivamente si arriva alla terrazza, dove sono presenti tutt’ora i cerchi di pietra che consentivano la rotazione degli affusti dei cannoni dell’ottocento. Attraverso altre due rampe di scale laterali si arriva al piano superiore, dove è presente un’altra terrazza con quattro feritoie per i cannoni che puntano verso il mare. Dall’altra parte del forte, due camminamenti sovrapposti con feritoie per la piccola artigianeria.

Le Spiagge più belle di Porto Santo Stefano

Porto Santo Stefano presenta diverse spiagge affascinanti. Per raggiungere le migliori e meno popolate, potreste affittare un gommone per circumnavigare l’Argentario, oppure recarvi direttamente in macchina. La spiaggia della Giannella la si incontra poco prima di arrivare a Porto Santo Stefano. Sabbiosa e lunga circa 8 km, presenta numerosi stabilimenti balneari, ma anche distese libere, bar e ristornanti in riva al mare. Le acque si abbassano piano piano e per questo La Giannella è adatta anche ai bambini piccoli. Inoltre, è perfetta per praticare sport velici.

Anche Bagni di Domiziano, o spiaggia Gerini (prende il nome della villa dei Marchesi Gerini) si trova lungo la strada che conduce a Porto Santo Stefano. Si tratta di una spiaggia libera e quindi priva di stabilimenti balneari. Dalla strada però, questa spiaggia non è visibile e anche il percorso di accesso è nascosto dagli ulivi. Come la Giannella, Bagni di Domiziano è adatta ai bambini per via del basso fondale. Ciò che rende speciale questa spiaggia è la sua collocazione, di fronte all’antica dimora dei Domizi Enobarbi, famiglia della Roma Imperiale da cui discende l’imperatore Nerone. Pensate che anche oggi, nei periodi di bassa marea, emergono dal mare i resti delle antiche vasche utilizzate per allevare il pesce. Inoltre, è possibile individuare le rovine dell’antica villa del 36 a. C.

A differenza di Bagni, La Soda è una spiaggia perfettamente visibile dalla strada che conduce a Porto Santo Stefano e l’ingresso si trova facilmente. Divisa in due parti da un piccolo molo, troverete a destra la spiaggia libera, a sinistra lo stabilimento balneare. Caratterizzata da piccoli ciottoli, La Soda offre ai suoi turisti anche un bar e un ristorante affacciati sul mare. Inoltre, è assai frequentata dai sub principianti, in quanto qui riescono ad accedere al mare con la sola attrezzatura, senza l’ausilio di una barca.

Facilmente raggiungibile, anche a piedi, da Porto Santo Stefano è La Bionda, deliziosa e tranquilla caletta situata dopo il Pozzarello. Il tratto per raggiungerla è pianeggiante e molto suggestivo: potrete infatti arrivarci passando sotto le gallerie dove dal 1913 al 1944 passava il trenino. Composta da scogli, le acque di questa caletta sono molto calme. La Bionda è una spiaggia libera, adatta per trascorrere momenti di assoluto relax; infatti, è priva di bar e stabilimenti. Per raggiungerla è possibile anche passare dalla strada che porta a Porto Santo Stefano, prendendo alla fine della baia del Pozzarello, la mini strada che costeggia il mare.

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Raggiungibile anch’essa a piedi è la Cantoneria, spiaggia composta da ciottoli e sabbia. Basta semplicemente passare sotto la galleria che, come nel precedente caso, permetteva un tempo il passaggio del trenino proveniente da Orbetello. L’ingresso è adatto anche ai portatori di handicap e sulla parte sinistra è presente la spiaggia libera; sulla zona a destra lo stabilimento balneare con bar e ristorante. La Cantoneria è molto amata e frequentata soprattutto nelle ore del pomeriggio: infatti, la scogliera a sinistra è il punto di ritrovo dei ragazzi locali, che trascorrono il loro tempo tuffandosi dagli scogli. Nei periodi di scirocco, inoltre, il mare è molto calmo e limpido.

E poi c’è La Caletta, situata all’interno del Paese di Porto Santo Stefano e di facile accesso per tutti. Qui sono presenti il bar, lo stabilimento balneare, il ristorante con terrazza sul mare e un diving center con guide per osservare i cavallucci marini. Nonostante il fondale sia subito profondo e dunque l’ideale per rilassanti nuotate, è presente una rientranza artificiale adatta anche ai più piccoli.

Cala del Gesso è una delle spiagge più belle dell’Argentario e per raggiungerla occorre percorrere la strada panoramica da Porto Santo Stefano fino al km 5.9. Una volta lasciata l’auto, dovrete attraversare un cancello con passaggio pedonale e percorrere un sentiero asfaltato di 700 metri che culmina in una breve ma ripida scalinata. Per questo, è consigliabile indossare scarpe comode. Nonostante ciò, lungo la discesa non potrete non rimanere incantati dal panorama mozzafiato. La fatica per raggiungere la spiaggia sarà ricompensata non solo dal paesaggio ma anche proprio dalla bellezza di questa cala. Cala del Grosso è composta da ciottoli molto piccoli e levigati e di fronte si trova l’isolotto dell’Argentarola, mentre alla fine della scogliera di destra vi sono i resti di una torre spagnola del XVI secolo. La spiaggia è priva di stabilimenti e bar, ma è ottima per praticare snorkeling. Infatti, il mare è cristallino e circondato da una natura davvero suggestiva. Vi consigliamo di arrivare muniti di ombrellone e acqua, poiché il sole penetra parecchio, possibilmente di mattina, verso le 10 o rimanere fino al tramonto per contemplare la bellezza di questa spiaggia.